venerdì 8 ottobre 2010

A che punto è la notte


Una notte come tante: ti addormenti di colpo, come tramortito da una manganellata alla nuca; poi, nell'oscurità, grida sconnesse annunciano un incubo di Alice (vai da lei e le chiedi cosa c'è da urlare: lei nega tutto e si riaddormenta); dopo un tempo indefinito, ti accorgi che la luce nell'ingresso è rimasta accesa (vai a spegnerla calciando con il piede nudo una scatola di cartone); poi si presenta Tommaso, che ti chiede di venire a dormire da te (lo mandi in bagno perché non vuoi che ti pisci nel letto, lui torna e si infila sotto le coperte, vi riaddormentate); ad un tratto un violento colpo ai testicoli (è il piede di Tommaso).
E poi, dopo pochi istanti, la sveglia.

L'altra notte, nell'eterno dormiveglia, mi è venuta in mente una idea, che di sicuro non aggiungerebbe minuti di sonno, ma li renderebbe più consapevoli. Quando ti svegli nel mezzo della notte non capisci niente: non sai che giorno è, non sai neppure se è oggi oppure domani; non ti ricordi a che ora hai messo la sveglia, e se te lo ricordi non riesci a calcolare quanto manca, perché hai solo due o tre neuroni svegli.
Ho pensato ad una sveglia con il conto alla rovescia: indica l'ora e il tempo mancante al suono della sveglia. Non so se esista già, ma non sarebbe difficile da fare.
Qualcuno la produce per favore?

PS: l'immagine è modificata con Gimp, il conto alla rovescia è in basso a destra (il fatto che la sveglia suoni dopo le otto è totalmente opera di fantasia, purtroppo).


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