domenica 31 ottobre 2010

Un giretto su Marte


Il 25 gennaio 2004 la sonda Opportunity è atterrata su Marte ed ha aperto i suoi pannelli solari. L'idea era di rimanere in movimento qualche mese, raccogliere più informazioni possibili e spedirle sulla Terra. Il tutto telecomandato da una tale distanza che i segnali (alla velocità della luce) impiegano diversi minuti ad arrivare.
In realtà, superati i 90 sol (i giorni marziani lunghi mezz'ora in più dei nostri) questa macchinetta incredibile ha continuato a circolare sulla sabbia rossa, a scattare foto e scavare campioni di roccia. E continua a farlo anche adesso.
Se vi interessa vi consiglio la lettura dell'ottima pagina di Wikipedia, oppure di fare un giro sul sito della Nasa dedicato ai rover che esplorano Marte, dove vi potete guardare ogni giorno le ultime foto dalla superficie di Marte.
Ecco come la tecnologia (e la fisica!) possono essere utili all'umanità. 

venerdì 8 ottobre 2010

A che punto è la notte


Una notte come tante: ti addormenti di colpo, come tramortito da una manganellata alla nuca; poi, nell'oscurità, grida sconnesse annunciano un incubo di Alice (vai da lei e le chiedi cosa c'è da urlare: lei nega tutto e si riaddormenta); dopo un tempo indefinito, ti accorgi che la luce nell'ingresso è rimasta accesa (vai a spegnerla calciando con il piede nudo una scatola di cartone); poi si presenta Tommaso, che ti chiede di venire a dormire da te (lo mandi in bagno perché non vuoi che ti pisci nel letto, lui torna e si infila sotto le coperte, vi riaddormentate); ad un tratto un violento colpo ai testicoli (è il piede di Tommaso).
E poi, dopo pochi istanti, la sveglia.

L'altra notte, nell'eterno dormiveglia, mi è venuta in mente una idea, che di sicuro non aggiungerebbe minuti di sonno, ma li renderebbe più consapevoli. Quando ti svegli nel mezzo della notte non capisci niente: non sai che giorno è, non sai neppure se è oggi oppure domani; non ti ricordi a che ora hai messo la sveglia, e se te lo ricordi non riesci a calcolare quanto manca, perché hai solo due o tre neuroni svegli.
Ho pensato ad una sveglia con il conto alla rovescia: indica l'ora e il tempo mancante al suono della sveglia. Non so se esista già, ma non sarebbe difficile da fare.
Qualcuno la produce per favore?

PS: l'immagine è modificata con Gimp, il conto alla rovescia è in basso a destra (il fatto che la sveglia suoni dopo le otto è totalmente opera di fantasia, purtroppo).


giovedì 30 settembre 2010

Dura lex sed lex


Se ingrandite la scansione qui sopra, potrete ammirare una richiesta di pagamento a mio carico relativa alle tasse del 2004. Ne ho pagate troppo poche, sono un evasore fiscale. Addirittura ho evaso l'IRPEF per quasi trenta euro. Un criminale, insomma.
Comunque, adesso pago tutto, e con gli interessi! Per esempio, per l'addizionale comunale devo allo Stato 46 centesimi di interessi, e, criminale che non sono altro, è giusto che io venga ulteriormente punito: 0,00029 euro per ogni giorno che passa dal 19 settembre al pagamento.
29 centomillesimi di euro. Non so se ce la faccio. Per leggere quella cifra serve la notazione scientifica: 2,9 x 10-4 euro
E comunque, se non ce la facessi, ovviamente mi arriverebbe un'ingiunzione del tribunale che mi minaccerebbe di pignoramento.

Ma sì, chi se ne frega delle centinaia di società offshore che permettono di evadere vagoni di milioni di euro. 

Eccovi i miei centesimi.

domenica 26 settembre 2010

Le leggi della fisica

Ci sono situazioni in cui le leggi della fisica segnano il confine tra volare e morire.
Ci sono persone che magari non saprebbero risolvere un semplice problema di dinamica, ma che calcolano d'istinto il risultato di equazioni di secondo grado per passare a pochi metri dalla roccia. In caduta libera.
Ecco il wingsuit, un buffo costume che permette di planare a 180 chilometri all'ora, in piena caduta libera. Si manovra con forza di gambe e braccia, ma comunque si cade. Al massimo si può virare, ma non rallentare la caduta verticale. Per cui, un buon calcolo istintivo, come vedrete, deve far decidere in un decimo di secondo se la cresta si può o non si può superare.


Vi interessa? http://www.321base.eu

martedì 21 settembre 2010

Geek bike





Da qualche giorno ho montato sul manubrio della mia bici da sentiero (la "scout bike") un mio vecchio navigatore da auto. Non funzionava più, nel senso che non rilevava più i satelliti. Poi, smanettandolo e hackerandolo un po', ho installato tramite il provvidenziale lettore di SD card un bel software libero: NoniGpsPlot. Da quel momento mi sto divertendo come un bambino a tracciare mappe dei sentieri della collina, infangandomi, graffiandomi nei rovi e strisciando contro i tronchi.
Sto pubblicando i miei giri su Piste-Ciclabili, un ottimo sito amatoriale ma ben fatto, come piace a me.

domenica 19 settembre 2010

Che se ne stiano a casa loro (ma ci conviene?)


Dato che non passa settimana senza che su qualche pagina di giornale, su qualche telegiornale o su qualche sito il furbo di turno non dica qualcosa tipo "Ma se non vogliono rispettare la nostra cultura allora che se ne stiano a casa", oppure "Vengono qui a rubarci il lavoro", o meglio ancora "L'Italia agli italiani"; e dato che, a quanto pare, è cosa normale sparare ad altezza d'uomo su una barca solo perché si credeva che trasportasse migranti, ho pensato di fare un semplice calcolo, molto grossolano ma che vi stupirà.
Oggi in Italia vivono poco più di 60 milioni di persone; di queste, 5 milioni sono immigrati di cui mezzo milione sono clandestini. Se tutte queste persone, da molti indesiderate, fossero rimaste "a casa loro" (ammesso che ce l'abbiano una casa, ma questo è un altro discorso), oggi saremmo poco più di 55 milioni a spartirci il Bel Paese.
Nel frattempo, però, 4 milioni di italiani sono attualmente residenti all'estero; e, considerando le grandi emigrazioni di italiani dalla seconda metà del 1800 in poi, si calcola che nel mondo vivano, direttamente discendenti da emigrati italiani, 70 milioni di persone. Settanta. Milioni.
Per cui, se fin dall'inizio ognuno fosse rimasto a casa propria, adesso in Italia vivremmo in 125 milioni di esseri umani, più del doppio di adesso.
Va bene che un calcolo del genere non può essere molto attendibile perché se una famiglia nel 1908 ha avuto otto figli in Argentina non è detto che ne avrebbe avuti altrettanti in Italia. Però direi che il concetto di massima è chiaro.
No?

sabato 4 settembre 2010

Perchè no?

Ok, mi piace programmare. Mi sono divertito nel vecchio sito a fare tutto a mano: il blog, il forum, i commenti, eccetera. Però non mi sono divertito a star dietro all'enorme mole di spam dalla quale sono stato sommerso, e ancora meno mi è piaciuto cancellare per errore l'intero database del blog, riuscendo a recuperare solo i post fino ad un anno fa.
Per cui, il nuovo sito sarà minimalista. E il blog lo lascio a Blogger, le foto a Flickr, i video a Vimeo.


A presto.