sabato 15 gennaio 2011

Fotosogno


Oggi mi è venuto da pensare all'energia con cui le piante crescono, si fanno largo, spostano rocce, resistono alle tempeste. E al fatto che tutta questa energia arriva dal sole. In realtà ogni energia che usiamo arriva più o meno direttamente dal sole, ma nella foglia di una pianta avviene qualcosa di magico: la fotosintesi clorofilliana.
E' una cosa talmente ovvia che ci siamo abituati, come alla misteriosa (proprio così) forza di gravità.
Però ho pensato, ho sognato ad un mondo in cui il pannello fotovoltaico è un albero. Ogni casa con il suo, ogni fabbrica con un bosco intorno, centrali elettriche forestali.
Ho curiosato un po' in giro, e sono incappato in questo articolo che mi ha fatto venire la pelle d'oca: con una foglia di cactus e una bio-cella ideata da un gruppo di ricerca francese, si possono ottenere 9W per ogni centimetro quadrato! Quindi con una foglia media in pieno sole si produce una potenza di almeno 3000 watt! Pazzesco, eppure nessuno ne parla, è un complotto, una lobby dei petrolieri...
Un momento. Verifichiamo le fonti. Anche l'articolo citato parla di 9W/cm2, ma poi trovo il più autorevole ScienceDialy che, purtroppo, svela che la potenza in questione non è 9 W, ma 9 μW per centimetro quadrato. Un μW (per gli amici microwatt) è in realtà un milionesimo di watt... delusione.

Comunque, la diffusa superficialità nel trattare le povere unità di misura non mi smonta. Il mio sogno rimane, perchè non sarebbe affatto male, dopo centinaia di anni di "progresso", farci insegnare qualcosa dagli alberi.

martedì 11 gennaio 2011

Analfabeti


Un'altro limite è stato superato.
Guardatevi (se avete la fortuna di non averla già vista) questa pubblicità di latte artificiale, che confronta 10 litri di latte di mucca con due tazze (con scritto 2 tazze = 500 ml) di latte artificiale. Questo per dire che il ferro contenuto è lo stesso.
A parte che:
- il paragone corretto sarebbe da fare con il latte materno, che apporta tutto il ferro necessario; 
- il tazzone gigante ha 15 tacche e non 10, giusto per fare un po' di scena in più;
- la tipa ha una forza sovraumana, per cui direi che con lei hanno esagerato con il ferro.
A parte tutto ciò, ci prendono per scemi ancora una volta: il tazzone avrà sì e no un diametro di 50 centimetri, e il livello del latte è almeno a 40 centimetri. Il che mi porta a calcolare che lì dentro ci sono poco meno di ottanta litri di latte. (verificate, studenti di prima!) In più, se la tazza normale contiene 250 millilitri di latte significa che hanno trovato il modo di comprimere i liquidi... ce n'è molto meno, meno della metà.
Viva l'ignoranza. Questa è roba da saltimbanco, che fa quasi ridere. Quasi. Perchè se esistono pubblicità così ingannevoli è perchè esistono polli tanto ingannabili. Occhio, che la prossima volta vi dicono che vi aumentano lo stipendio di -200 euro e voi siete contenti.

venerdì 17 dicembre 2010

Oh my God - It's full of stars!



Noi siamo qui sotto, nell'aria a -7 gradi, a mettere sul balcone l'immondizia che in casa puzzerebbe. Siamo qui, a spegnere il telegiornale che sembra uno soap opera in cui i protagonisti sniffano coca attraverso le nostre banconote. Siamo qui, a bruciare petrolio per spostarci faticosamente strisciando sulla crosta terrestre.

Intanto, verso le 21 di questa sera... Paolo Nespoli ha attraccato alla Stazione Spaziale Orbitante, dove vivrà in orbita fino al prossimo maggio, e ci guarderà dalla Cupola. Da lì, nelle sue rare pause dal lavoro, vedrà tutto da una prospettiva decisamente diversa. [ansa]

Paolo, siamo tutti con te. Buon viaggio.

mercoledì 1 dicembre 2010

Rivoluzione


Gli italiani, gli intellettuali, gli artisti, sono poco coraggiosi? Sì, lo sono sempre stati. Sono stati vent’anni sotto un governo fascista, ridicolo, con un pagliaccio che stava lassù. Avete visto quello che ha combinato. Ci ha mandato l’Impero, le falangi romane lungo Via dell’Impero; ha fatto le guerre coloniali, ci ha mandato in guerra. Eravamo tutti contenti, che c’era uno che guidava lui, pensava lui, “Mussolini ha sempre ragione”, tutti stavano “bòni e zitti”. Adesso il grande imprenditore ha detto: «Lasciatemi governare, votatemi, perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato miliardario, vi farò diventare tutti milionari».
Benissimo, hai voglia: sono 15 anni che aspettano e credono. Gli italiani sono fatti così: vogliono che uno pensi per loro. Se va bene, va bene. Se va male, poi lo impiccano a testa sotto. Questo è l’italiano. Gassman e Sordi ne “La Grande Guerra”? Avevano una loro spinta personale, un orgoglio, una dignità della persona che noi abbiamo perso, completamente.
Ormai nessuno si dimette, siamo tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare. Pronti a sopraffarci, a intrallazzare. Uno la prima cosa che fa è di mettersi d’accordo con un altro per superare le difficoltà. Non c’è nessuna dignità, da nessuna parte. E’ proprio la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. Non so da che cosa, non so da chi. O meglio: lo saprei. Ma lasciamo andare.
La speranza è una trappola. Una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono «state buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa – sì, siete dei precari, ma tanto fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto. State buoni, abbiate speranza». Mai avere la speranza. La speranza è una trappola, è una cosa infame, inventata da chi comanda.
Come finisce questo film? Non lo so. Io spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecent’anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige anche dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni.

Mario Monicelli, marzo 2010

domenica 21 novembre 2010

Finestra con vista


Questa magnifica foto del'Italia meridionale è stata scattata da un punto di osservazione speciale: la "cupola" della ISS, la stazione spaziale orbitante internazionale. Splendida visione dell'illuminazione artificiale umana e del sottile strato di atmosfera che ci protegge.
Piccolo orgoglio: la cupola è stata progettata e costruita da Alenia Spazio, a Torino. In questa immagine la potete ammirare meglio.
Enorme invidia: affacciato a quella finestra, magari con una macchina foto, dimenticherei di mangiare e bere per due giorni.

giovedì 18 novembre 2010

Beata ignoranza


A novembre ogni raggio di sole è un timido regalo della nostra stella, energia elettromagnetica inviata a trecentomila chilometri al secondo sulla superficie del nostro pianeta inclinato di ventitré gradi dalla parte opposta, come a ripararsi dalla troppa luce.

Questo insetto non lo sa, ma il sole se lo gode lo stesso. 

martedì 16 novembre 2010

Cinquanta parole

Wordle: sxvalues        Wordle: dxvalues

Ed ecco a voi le cinquanta parole più pronunciate nell'elenco dei valori della destra e della sinistra italiane pronunciato ieri sera a Vieni via con me da Fini e Bersani.