venerdì 17 dicembre 2010

Oh my God - It's full of stars!



Noi siamo qui sotto, nell'aria a -7 gradi, a mettere sul balcone l'immondizia che in casa puzzerebbe. Siamo qui, a spegnere il telegiornale che sembra uno soap opera in cui i protagonisti sniffano coca attraverso le nostre banconote. Siamo qui, a bruciare petrolio per spostarci faticosamente strisciando sulla crosta terrestre.

Intanto, verso le 21 di questa sera... Paolo Nespoli ha attraccato alla Stazione Spaziale Orbitante, dove vivrà in orbita fino al prossimo maggio, e ci guarderà dalla Cupola. Da lì, nelle sue rare pause dal lavoro, vedrà tutto da una prospettiva decisamente diversa. [ansa]

Paolo, siamo tutti con te. Buon viaggio.

mercoledì 1 dicembre 2010

Rivoluzione


Gli italiani, gli intellettuali, gli artisti, sono poco coraggiosi? Sì, lo sono sempre stati. Sono stati vent’anni sotto un governo fascista, ridicolo, con un pagliaccio che stava lassù. Avete visto quello che ha combinato. Ci ha mandato l’Impero, le falangi romane lungo Via dell’Impero; ha fatto le guerre coloniali, ci ha mandato in guerra. Eravamo tutti contenti, che c’era uno che guidava lui, pensava lui, “Mussolini ha sempre ragione”, tutti stavano “bòni e zitti”. Adesso il grande imprenditore ha detto: «Lasciatemi governare, votatemi, perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato miliardario, vi farò diventare tutti milionari».
Benissimo, hai voglia: sono 15 anni che aspettano e credono. Gli italiani sono fatti così: vogliono che uno pensi per loro. Se va bene, va bene. Se va male, poi lo impiccano a testa sotto. Questo è l’italiano. Gassman e Sordi ne “La Grande Guerra”? Avevano una loro spinta personale, un orgoglio, una dignità della persona che noi abbiamo perso, completamente.
Ormai nessuno si dimette, siamo tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare. Pronti a sopraffarci, a intrallazzare. Uno la prima cosa che fa è di mettersi d’accordo con un altro per superare le difficoltà. Non c’è nessuna dignità, da nessuna parte. E’ proprio la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. Non so da che cosa, non so da chi. O meglio: lo saprei. Ma lasciamo andare.
La speranza è una trappola. Una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono «state buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa – sì, siete dei precari, ma tanto fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto. State buoni, abbiate speranza». Mai avere la speranza. La speranza è una trappola, è una cosa infame, inventata da chi comanda.
Come finisce questo film? Non lo so. Io spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecent’anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige anche dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni.

Mario Monicelli, marzo 2010

domenica 21 novembre 2010

Finestra con vista


Questa magnifica foto del'Italia meridionale è stata scattata da un punto di osservazione speciale: la "cupola" della ISS, la stazione spaziale orbitante internazionale. Splendida visione dell'illuminazione artificiale umana e del sottile strato di atmosfera che ci protegge.
Piccolo orgoglio: la cupola è stata progettata e costruita da Alenia Spazio, a Torino. In questa immagine la potete ammirare meglio.
Enorme invidia: affacciato a quella finestra, magari con una macchina foto, dimenticherei di mangiare e bere per due giorni.

giovedì 18 novembre 2010

Beata ignoranza


A novembre ogni raggio di sole è un timido regalo della nostra stella, energia elettromagnetica inviata a trecentomila chilometri al secondo sulla superficie del nostro pianeta inclinato di ventitré gradi dalla parte opposta, come a ripararsi dalla troppa luce.

Questo insetto non lo sa, ma il sole se lo gode lo stesso. 

martedì 16 novembre 2010

Cinquanta parole

Wordle: sxvalues        Wordle: dxvalues

Ed ecco a voi le cinquanta parole più pronunciate nell'elenco dei valori della destra e della sinistra italiane pronunciato ieri sera a Vieni via con me da Fini e Bersani.

domenica 14 novembre 2010

Una scelta difficile



Da Rainews24:
Lady Gaga e Julian Assange, il fondatore del celebre Wikileaks, il sito che ha rivelato migliaia di documenti segreti, sono in testa al sondaggio messo in atto dal settimanale 'Time' su chi secondo il pubblico dovrebbe essere la "persona dell'anno 2010'. L'annuncio del settimanale avverra' in dicembre, ma intanto per chi ha partecipato al sondaggio i 'finalisti' sono chiari.
In effetti, neanche io saprei chi scegliere: da una parte uno che sta facendo venire a galla tonnellate di verità scomode che spesso denunciano crimini di guerra commessi dai paesi cosiddetti "democratici"; dall'altra (e scusate se è poco) Lady Gaga.   

lunedì 1 novembre 2010

Lacrime nella pioggia

Ho appena finito di leggere il cacciatore di androidi di Philip K. Dick, e tutte le implicazioni di questa bellissima storia continuano a girarmi in mente come se le pagine del libro non fossero ancora finite.
Questo romanzo è famoso al grande pubblico per aver ispirato la sceneggiatura di un grande film di fantascienza: Blade Runner di Ridley Scott. La storia, come in molte trasposizioni cinematografiche, è stata modificata, anche perchè nel libro ci sono riferimenti filosofici, religiosi e psicologici difficilmente riportabili sullo schermo. Dopo numerose proposte sempre rifiutate, a Dick piacque la sceneggiatura di David Weeb Peoples, che pur modificando pesantemente la trama non ne perdeva alcuni aspetti fondamentali.
L'uomo nella foto che accompagna questo post è Rudger Hauer, l'attore che interpretò l'androide Roy Batty nel film. Egli pronuncia una dei monologhi più celebri della storia del cinema:

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.

Secondo me queste parole contengono un enorme carico di poesia emotiva. Le conoscevate già, vero? Vi consiglio di ascoltarle in lingua originale, per evitare l'orripiliante doppiaggio italiano. La cosa curiosa, che non tutti sanno, è che nel libro di queste frasi non c'è traccia. Il cacciatore Rick Deckard uccide l'androide prima che possa pronunciare una sola parola. Per cui, direte, merito dello sceneggiatore.
Invece, ho scoperto che l'idea migliore, quell'immagine delle lacrime che si perdono nella pioggia, è proprio di Rudger Hauer, che la improvvisò sul set. A 0:45 del video che ho linkato sopra, lo sguardo di Rudger sembra tradire questo segreto.
Quindi, le parole più belle della storia non sono dell'autore del romanzo, nè del regista o dello sceneggiatore del film, ma dell'attore. Mi sembra bellissimo.
Il passo successivo è una grande idea che nasce nella mente dello spettatore.

domenica 31 ottobre 2010

Un giretto su Marte


Il 25 gennaio 2004 la sonda Opportunity è atterrata su Marte ed ha aperto i suoi pannelli solari. L'idea era di rimanere in movimento qualche mese, raccogliere più informazioni possibili e spedirle sulla Terra. Il tutto telecomandato da una tale distanza che i segnali (alla velocità della luce) impiegano diversi minuti ad arrivare.
In realtà, superati i 90 sol (i giorni marziani lunghi mezz'ora in più dei nostri) questa macchinetta incredibile ha continuato a circolare sulla sabbia rossa, a scattare foto e scavare campioni di roccia. E continua a farlo anche adesso.
Se vi interessa vi consiglio la lettura dell'ottima pagina di Wikipedia, oppure di fare un giro sul sito della Nasa dedicato ai rover che esplorano Marte, dove vi potete guardare ogni giorno le ultime foto dalla superficie di Marte.
Ecco come la tecnologia (e la fisica!) possono essere utili all'umanità. 

venerdì 8 ottobre 2010

A che punto è la notte


Una notte come tante: ti addormenti di colpo, come tramortito da una manganellata alla nuca; poi, nell'oscurità, grida sconnesse annunciano un incubo di Alice (vai da lei e le chiedi cosa c'è da urlare: lei nega tutto e si riaddormenta); dopo un tempo indefinito, ti accorgi che la luce nell'ingresso è rimasta accesa (vai a spegnerla calciando con il piede nudo una scatola di cartone); poi si presenta Tommaso, che ti chiede di venire a dormire da te (lo mandi in bagno perché non vuoi che ti pisci nel letto, lui torna e si infila sotto le coperte, vi riaddormentate); ad un tratto un violento colpo ai testicoli (è il piede di Tommaso).
E poi, dopo pochi istanti, la sveglia.

L'altra notte, nell'eterno dormiveglia, mi è venuta in mente una idea, che di sicuro non aggiungerebbe minuti di sonno, ma li renderebbe più consapevoli. Quando ti svegli nel mezzo della notte non capisci niente: non sai che giorno è, non sai neppure se è oggi oppure domani; non ti ricordi a che ora hai messo la sveglia, e se te lo ricordi non riesci a calcolare quanto manca, perché hai solo due o tre neuroni svegli.
Ho pensato ad una sveglia con il conto alla rovescia: indica l'ora e il tempo mancante al suono della sveglia. Non so se esista già, ma non sarebbe difficile da fare.
Qualcuno la produce per favore?

PS: l'immagine è modificata con Gimp, il conto alla rovescia è in basso a destra (il fatto che la sveglia suoni dopo le otto è totalmente opera di fantasia, purtroppo).


giovedì 30 settembre 2010

Dura lex sed lex


Se ingrandite la scansione qui sopra, potrete ammirare una richiesta di pagamento a mio carico relativa alle tasse del 2004. Ne ho pagate troppo poche, sono un evasore fiscale. Addirittura ho evaso l'IRPEF per quasi trenta euro. Un criminale, insomma.
Comunque, adesso pago tutto, e con gli interessi! Per esempio, per l'addizionale comunale devo allo Stato 46 centesimi di interessi, e, criminale che non sono altro, è giusto che io venga ulteriormente punito: 0,00029 euro per ogni giorno che passa dal 19 settembre al pagamento.
29 centomillesimi di euro. Non so se ce la faccio. Per leggere quella cifra serve la notazione scientifica: 2,9 x 10-4 euro
E comunque, se non ce la facessi, ovviamente mi arriverebbe un'ingiunzione del tribunale che mi minaccerebbe di pignoramento.

Ma sì, chi se ne frega delle centinaia di società offshore che permettono di evadere vagoni di milioni di euro. 

Eccovi i miei centesimi.

domenica 26 settembre 2010

Le leggi della fisica

Ci sono situazioni in cui le leggi della fisica segnano il confine tra volare e morire.
Ci sono persone che magari non saprebbero risolvere un semplice problema di dinamica, ma che calcolano d'istinto il risultato di equazioni di secondo grado per passare a pochi metri dalla roccia. In caduta libera.
Ecco il wingsuit, un buffo costume che permette di planare a 180 chilometri all'ora, in piena caduta libera. Si manovra con forza di gambe e braccia, ma comunque si cade. Al massimo si può virare, ma non rallentare la caduta verticale. Per cui, un buon calcolo istintivo, come vedrete, deve far decidere in un decimo di secondo se la cresta si può o non si può superare.


Vi interessa? http://www.321base.eu

martedì 21 settembre 2010

Geek bike





Da qualche giorno ho montato sul manubrio della mia bici da sentiero (la "scout bike") un mio vecchio navigatore da auto. Non funzionava più, nel senso che non rilevava più i satelliti. Poi, smanettandolo e hackerandolo un po', ho installato tramite il provvidenziale lettore di SD card un bel software libero: NoniGpsPlot. Da quel momento mi sto divertendo come un bambino a tracciare mappe dei sentieri della collina, infangandomi, graffiandomi nei rovi e strisciando contro i tronchi.
Sto pubblicando i miei giri su Piste-Ciclabili, un ottimo sito amatoriale ma ben fatto, come piace a me.

domenica 19 settembre 2010

Che se ne stiano a casa loro (ma ci conviene?)


Dato che non passa settimana senza che su qualche pagina di giornale, su qualche telegiornale o su qualche sito il furbo di turno non dica qualcosa tipo "Ma se non vogliono rispettare la nostra cultura allora che se ne stiano a casa", oppure "Vengono qui a rubarci il lavoro", o meglio ancora "L'Italia agli italiani"; e dato che, a quanto pare, è cosa normale sparare ad altezza d'uomo su una barca solo perché si credeva che trasportasse migranti, ho pensato di fare un semplice calcolo, molto grossolano ma che vi stupirà.
Oggi in Italia vivono poco più di 60 milioni di persone; di queste, 5 milioni sono immigrati di cui mezzo milione sono clandestini. Se tutte queste persone, da molti indesiderate, fossero rimaste "a casa loro" (ammesso che ce l'abbiano una casa, ma questo è un altro discorso), oggi saremmo poco più di 55 milioni a spartirci il Bel Paese.
Nel frattempo, però, 4 milioni di italiani sono attualmente residenti all'estero; e, considerando le grandi emigrazioni di italiani dalla seconda metà del 1800 in poi, si calcola che nel mondo vivano, direttamente discendenti da emigrati italiani, 70 milioni di persone. Settanta. Milioni.
Per cui, se fin dall'inizio ognuno fosse rimasto a casa propria, adesso in Italia vivremmo in 125 milioni di esseri umani, più del doppio di adesso.
Va bene che un calcolo del genere non può essere molto attendibile perché se una famiglia nel 1908 ha avuto otto figli in Argentina non è detto che ne avrebbe avuti altrettanti in Italia. Però direi che il concetto di massima è chiaro.
No?

sabato 4 settembre 2010

Perchè no?

Ok, mi piace programmare. Mi sono divertito nel vecchio sito a fare tutto a mano: il blog, il forum, i commenti, eccetera. Però non mi sono divertito a star dietro all'enorme mole di spam dalla quale sono stato sommerso, e ancora meno mi è piaciuto cancellare per errore l'intero database del blog, riuscendo a recuperare solo i post fino ad un anno fa.
Per cui, il nuovo sito sarà minimalista. E il blog lo lascio a Blogger, le foto a Flickr, i video a Vimeo.


A presto.